IPOGONADISMI

Ipogonadismo è il termine medico che indica una riduzione più o meno marcata dell’attività funzionale delle gonadi, che nell’uomo sono i testicoli, mentre nella donna sono le ovaie. Una riduzione dell’attività funzionale delle gonadi comporta un calo della secrezione degli ormoni sessuali.

Gli ipogonadismi possono essere congeniti o acquisiti, primari o secondari.

-Congenito, quando è presente fin dalla nascita.
Possibili cause di ipogonadismo congenito sono le già nominate sindrome di Turner e sindrome di Klinefelter.

-Acquisito, quando chi ne è affetto lo sviluppa nel corso della vita, a seguito di particolari eventi scatenanti.
Potenziali cause di ipogonadismo acquisito sono: la cosiddetta deficienza androginica indotta dagli oppioidi (tipica di chi ha abusato per lungo tempo di codeina, morfina ecc), la parotite infantile, i traumi cerebrali con coinvolgimento dell’ipotalamo o dell’ipofisi ecc.

-Primario, quando risulta da un difetto o un problema a livello delle gonadi.
Questo significa che i segnali provenienti dall’ipotalamo e dall’ipofisi sono corretti; ciò che non funziona adeguatamente sono gli organi riproduttivi.
Possibili condizioni responsabili di ipogonadismo primario sono: la sindrome di Klinefelter, la sindrome di Turner, il criptorchidismo, la sindrome di Noonan ecc.

-Secondario (o centrale), quando è frutto di difetti a carico dell’ipotalamo o dell’ipofisi.
Ciò significa che le gonadi sono sane e funzionerebbero correttamente, se non ci fosse un problema a monte, a livello della ghiandola ipotalamica e della ghiandola ipofisaria.
Condizioni che possono causare ipogonadismo secondario sono: la sindrome di Kallmann, le malattie dell’ipofisi, la malnutrizione, i tumori cerebrali con interessamento dell’ipotalamo, l’abuso di oppiacei ecc.

La diagnosi è volta alla ricerca della causa sottostante e la terapia è mirata alla causa.

Per la diagnosi possono essere utili:
dosaggi ematici ormonali di FSH (od ormone follicolo-stimolante) e LH (od ormone luteinizzante); la misurazione dei livelli di estrogeni, testosterone, DHT, prolattina; gli ormoni tiroidei, i livelli di ferro
-test di diagnostica per immagini per indagare cause testicolari (ecografia scrotale/testicolare) o centrali per la ricerca di eventuali tumori al cervello o a livello dell’ipofisi (RM encefalo).

In caso di carenza la terapia può avvalersi di ormoni sostitutivi (es. testosterone).