UROFLUSSOMETRIA (UFM)
CON VALUTAZIONE ECOGRAFICA DEL RESIDUO POST-MINZIONALE (RPM)

L’uroflussometria è un esame diagnostico non invasivo che permette di studiare la progressione delle urine attraverso l’apparato urinario durante l’atto della minzione.

È un esame funzionale molto semplice ed è indicato nei pazienti che riferiscono difficoltà a urinare: per esempio sensazione di non svuotare completamente la vescica, flusso delle urine intermittente, incontinenza urinaria o gocciolamento post-minzione.

Questi sintomi possono essere ricondotti a diverse problematiche, ad esempio infezioni della vescica o delle vie urinarie (come cistiti, prostatiti, ecc.), presenza di calcoli o restringimenti uretrali che impediscono il corretto deflusso delle urine o ipertrofia prostatica (ovvero un ingrossamento della prostata).

La preparazione richiesta al paziente è molto semplice: di solito il medico suggerisce di bere fino a un litro di acqua non gassata nei 60-120 minuti precedenti all’esecuzione dell’esame.

L’esame in sé consiste nell’urinare all’interno di un imbuto raccoglitore (come se si trattasse di un normale WC) che è collegato a un apparecchio in grado di misurare la quantità di urina emessa nell’unità di tempo, realizzando un tracciato (un piccolo grafico su assi cartesiani). In questo tracciato si esaminano tempo e volume delle urine.

Dopo l’esame viene eseguita un’ecografia per valutare quanta urina sia rimasta nella vescica dopo la minzione (Residuo Post Minzionale).